5 piante da non tenere in casa: si dice portino sfortuna

Entri in un vivaio o ricevi una pianta in regalo, e qualcuno sussurra: “Quella porta sfortuna, non tenerla in casa”. Istintivamente ti fermi. Ma è vero? La credenza che piante che portano sfortuna esistano è diffusa in molte culture, legata a simboli, tradizioni e percezioni energetiche. Questo articolo racconta cosa dice la tradizione senza giudicare: la scelta rimane tua. Scoprirai perché cinque piante finiscono nella “lista nera” domestica, le radici delle credenze e come riconoscere se una pianta è davvero in sintonia con il tuo spazio e la tua sensibilità.

Perché alcune piante sviluppano una cattiva reputazione

Le credenze non nascono dal nulla. Il Feng Shui, disciplina orientale millenaria, insegna che forme, colori e posizioni influenzano l’energia dello spazio: le punte e le spine sono considerate “energie taglienti”, mentre certi colori scuri richiamano tristezza. L’associazione storica con lutto, malattia e cimiteri trasforma determinate piante in simboli carichi di sfortuna. Spesso, dietro la “sfortuna” si nascondono anche ragioni pratiche concrete: una pianta tossica per bambini, una che causa allergie, che richiede cure complicate o che deteriora l’estetica dello spazio.

Ficus benjamin: l’albero degli addii

Diffuso in uffici e salotti, il ficus benjamin affascina per le foglie lucide e l’aspetto elegante. Eppure la tradizione lo associa a separazioni, litigi di coppia e rotture relazionali. La credenza nasce dal fatto che questa pianta perde frequentemente foglie, un simbolo universale di perdita e instabilità, e che può crescere ingombrante, oscurando luce e spazio. In ambienti piccoli o durante fasi delicate a livello emotivo, scegliere altre specie può rassicurare chi è suggestionabile.

Gigli e crisantemi: i fiori che ricordano il lutto

Presenti costantemente in funerali e camere ardenti, questi fiori caricano un peso simbolico difficile da ignorare. I gigli emanano un profumo intenso che può causare mal di testa e una sensazione di oppressione. I crisantemi in Italia rimandano quasi esclusivamente ai cimiteri: il loro ricordo evoca tristezza e fine di cicli. In altre culture portano fortuna, ma il contesto locale influenza profondamente la percezione. Se stai vivendo un lutto o vuoi un’atmosfera genuinamente allegra, evitarli è una scelta consapevole.

Cactus e piante grasse spinose: l’energia delle spine

Nel feng shui, le spine creano energia “tagliente” (sha chi) legata a tensioni, conflitti e irritabilità. Sono sconsigliate vicino al letto, alla scrivania o all’ingresso. Posizionarle in cucina, corridoi o presso finestre neutralizza il “danno energetico” percepito. Se ami queste piante, balcone e terrazzo sono ambienti ideali, dove proteggono come barriera naturale senza disturbare gli spazi interni.

Come scegliere le piante giuste per il tuo spazio

Riconosci il tuo vero rapporto con le superstizioni: se davvero ti condizionano, evita piante che portano sfortuna e vivi sereno; altrimenti usale come curiosità culturale. I criteri pratici contano più della sfortuna: luce disponibile, spazio reale, tempo per la cura, sensibilità a odori. Ascolta l’effetto emotivo che ogni pianta genera quando entri in casa. Basilico, piccoli agrumi e bambù della fortuna trasmettono leggerezza e benessere autentico.

La vera fortuna è l’armonia con lo spazio

Ora comprendi perché qualcuno ti sussurra “non tenerla”: tradizioni e simboli danno profondo peso alle credenze. La vera “fortuna” non è evitare la sfortuna, ma creare un ambiente che senti autentico e sereno. Osserva le tue piante attuali e chiedi a te stesso: mi trasmettono tranquillità oppure disagio?

CastellaPress

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