Ti sarà capitato: riscaldamento acceso, termosifoni che “dovrebbero” fare il loro lavoro e, nonostante questo, la casa è sempre fredda. È una sensazione frustrante perché sembra di sprecare energia senza ottenere comfort. La verità è che spesso non è un solo colpevole, ma una somma di piccoli dettagli che, insieme, fanno evaporare il calore come acqua su una padella calda.
1) Prima domanda: il calore lo stai producendo o lo stai perdendo?
Quando una casa resta fredda, di solito succede una di queste due cose (o entrambe):
- il sistema non riesce a generare abbastanza calore,
- il calore viene prodotto, ma c’è dispersione termica e “scappa” fuori.
Capire quale dei due scenari prevale ti evita tentativi a caso e ti porta dritto ai controlli giusti.
2) Isolamento e spifferi: il nemico invisibile
La scarsa coibentazione è la causa più frequente. E spesso non si vede, si sente: quella corrente sottile vicino a una finestra, il pavimento gelido, la parete esterna che sembra una lastra.
Controlla questi punti, uno per uno:
- Finestre e porte: guarnizioni secche, infissi vecchi, cassonetti delle tapparelle “vuoti” sono un’autostrada per la dispersione.
- Pareti esterne: se al tatto sono molto fredde, è probabile che manchi un buon isolamento (o che ci siano ponti termici).
- Soffitto e tetto: il calore sale, quindi un sottotetto non isolato può sabotare tutto.
- Pavimento: soprattutto sopra garage, cantine o porticati, la sensazione di freddo arriva dai piedi e non se ne va più.
Rimedi immediati, anche semplici ma efficaci:
- guarnizioni antivento su porte e finestre,
- tende spesse nelle stanze più esposte,
- tappeti nelle zone fredde,
- controllo e coibentazione del cassonetto tapparella, quando possibile.
3) Termosifoni tiepidi o a chiazze: aria, valvole e “fango”
Hai presente quando un radiatore è caldo sopra e freddo sotto, oppure resta tiepido anche con la caldaia che lavora? Qui di solito entrano in gioco tre cause:
Aria nei termosifoni
Se senti gorgoglii o noti calore non uniforme, potrebbe servire lo sfiato dal rubinetto di scarico. Dopo lo sfiato, controlla la pressione in caldaia, spesso va ripristinata.Valvole termostatiche
A volte sono chiuse, bloccate o impostate troppo basse. Prova ad aprirle, e verifica che il perno interno non sia incastrato (succede dopo mesi di inattività).Sedimenti e fanghi
Se il radiatore è sistematicamente freddo nella parte bassa, può esserci accumulo di impurità. In questo caso, una pulizia dell’impianto o un intervento tecnico può cambiare drasticamente la resa.
Segnale utile: se solo uno o due radiatori fanno i capricci, spesso è un problema locale. Se lo fanno tutti, guarda caldaia e impianto.
4) Caldaia e impostazioni: i controlli “banali” che fanno la differenza
Sembra scontato, ma molte case restano fredde per impostazioni non ottimizzate o piccoli intoppi:
- termostato troppo basso o posizionato in un punto sfavorevole (vicino a spifferi o fonti di calore),
- pressione dell’impianto fuori range,
- problemi di alimentazione (gas o corrente),
- programmazione oraria incoerente: accensioni brevi e intermittenti possono non far mai “caricare” i muri di calore.
Se sospetti un malfunzionamento generale, meglio non insistere con tentativi ripetuti: un controllo tecnico è spesso più economico di settimane di consumi inefficaci.
5) Umidità alta: quando 19°C sembrano 16°C
Qui c’è un dettaglio che molti sottovalutano: l’umidità. Con aria umida, la percezione di freddo aumenta e la casa sembra non scaldarsi mai. Inoltre, pareti umide possono assorbire energia e restare fredde al tatto.
Cosa provare:
- usare un deumidificatore nelle stanze più “pesanti”,
- arieggiare in modo strategico, meglio per pochi minuti e possibilmente con riscaldamento spento,
- evitare di asciugare panni in casa senza ricambio d’aria.
Se vuoi approfondire il meccanismo, vale la pena dare un’occhiata alla umidità e a come incide sul comfort.
6) Dimensionamento: quando l’impianto non basta per quegli spazi
A volte la risposta è la più semplice, e anche la più scomoda: termosifoni insufficienti o potenza non adeguata per ambienti grandi, soffitti alti, esposizione nord, stanze molto vetrate.
Indizi tipici:
- la caldaia lavora a lungo ma la temperatura sale lentamente,
- alcune stanze non raggiungono mai il comfort,
- l’acqua sanitaria usata spesso (docce ravvicinate) sembra “rubare” energia al riscaldamento.
Quando chiamare un tecnico (senza aspettare troppo)
Se dopo sfiato, controllo pressione, valvole e spifferi la casa resta fredda, la scelta più sensata è un sopralluogo. Un tecnico può verificare bilanciamento dell’impianto, eventuali fanghi, regolazioni della caldaia e, se serve, proporti soluzioni di coibentazione più strutturate. Il punto non è solo scaldare, ma farlo senza inseguire il caldo come se fosse sempre un passo avanti a te.




